Prevedere se si diventerà o meno centenari da oggi è possibile con un 77% di probabilità di fare una stima esatta. La longevità è infatti accompagnata da una ''firma genetica'' ben riconoscibile, identificata grazie alla prima analisi genetica a tappeto del Dna di oltre mille centenari, pubblicata nell'edizione online di Science. E' un passo in avanti senza precedenti nella comprensione del ruolo che i geni giocano nella durata della vita e nella suscettibilità a contrarre malattie tipiche dell'invecchiamento. La ricerca è stata condotta dall'esperta di biostatistica Paola Sebastiani e dal geriatra Thomas Perls, entrambi dell'università di Boston, in collaborazione con Annibale Puca, che dieci anni fa aveva aperto questo filone di ricerca negli Usa, dove ha lavorato presso Children Hospital di Boston, e che dal 2003 è tornato a lavorare in Italia, nell'Istituto di Tecnologie Biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Itb-Cnr) e nel Polo scientifico del gruppo MultiMedica.
La caccia al segreto di una lunga vita in salute è avvenuta su un chip, che ha analizzato simultaneamente le caratteristiche genetiche di mille americani di età compresa fra 95 e 119 anni e le ha confrontate con quelle di mille persone utilizzate come controllo. ''E' ancora da valutare - osserva Puca - se gli stessi risultati sono applicabili a popolazioni diverse da quella italiana'', ma quello che è fondamentale è nel Dna dei centenari esistono variazioni legate alla longevità e alla suscettibilità ad alcune malattie tipiche dell'invecchiamento.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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