La diminuzione dei livelli ematici degli estrogeni nella donna in menopausa, oltre a determinare l’insorgenza di disturbi neurovegetativi con decadimento della qualità della vita dei soggetti interessati, è stata identificata come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e per l’osteoporosi. Studi precedenti hanno dimostrato l’efficacia della terapia ormonale nel trattamento dell’osteoporosi in donne in menopausa. Le terapie ormonali sostitutive ma sono così ancora oggi oggetto di ricerche che hanno sollevato timori circa i rischi di sviluppo di malattie come i tumori. Di conseguenza cresce la richiesta di maggiori informazioni sull’efficacia e la sicurezza di terapie alternative a base di fitoestrogeni.
A tal proposito uno studio effettuato presso “the 1San Marcos University in collaborazione con “the 2Scientific Advisor for Medical Institute Vida Plena," di Lima in Peru, ha avuto lo scopo di confrontare i risultati di meta-analisi, che hanno valutato l'incidenza delle fratture vertebrali osteoporotiche nelle donne in postmenopausa sottoposte a terapia ormonale (HT) o alla somministrazione di isoflavoni. La combinazione dei risultati generali ottenuti da questi due meta-analisi (confronto indiretto) è stato confrontato con i dati del controllo (placebo). Il rapporto indiretto odds (OR), ottenuto dalla combinazione di entrambe le meta-analisi, è stato calcolato utilizzando la seguente equazione: OR (indiretto) = O (HT)/ o (isoflavoni), con una varianza totale indiretto equivalente alla seguente equazione: var (totale) = var (HT) + var (isoflav).
Bibliografia: Bolaños R, Francia J. Isoflavones versus hormone therapy for reduction of vertebral fracture risk: indirect comparison. Menopause. 2010 Jul 2.
Per commentare e approfondire l’argomento. Gruppo Osteoporosi Oggi
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In uno studio su animali pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine il peptide, Pepitem, ha garantito la formazione di nuovo osso sano in topolini con problemi di osteoporosi
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