Quel feroce dolore alla testa che pulsa e toglie ogni voglia di fare qualunque cosa, che fa agognare una stanza buia e silenziosa, ha un suo complice anche nel Dna: infatti e' stato isolato il primo fattore genetico implicato nell'origine dell'emicrania. Si tratta di una mutazione sul cromosoma 8 e la scoperta ha suggerito anche un possibile meccanismo che fa scattare questo feroce mal di testa che colpisce 300 milioni di persone nel mondo. La scoperta si deve a un team internazionale guidato da Aarno Palotie, l'International Headache Genetics Consortium presso il Wellcome Trust Sanger Institute, che ha visto anche la partecipazione dell'Italia con la GlaxoSmithKline Research and Development di Verona.
Secondo quanto riferito sulla rivista Nature Genetics che annuncia la notizia, si tratta del primo fattore genetico individuato che ha una responsabilita' nella forma comune di emicrania, quella cioe' piu' diffusa. Il difetto genetico risiede sul cromosoma 8 tra due geni, PGCP e MTDH/AEG-1 e i ricercatori hanno scoperto che a questo difetto corrisponde il malfunzionamento del gene MTDH/AEG-1 e che cio' potrebbe causare l''ingolfamento' delle sinapsi, cioe' dei ponti di comunicazione tra neuroni, a causa dell'accumulo di un importante messaggero chimico del cervello, il glutammato. L'emicrania si stima interessi una donna su sei e un uomo su 12 e che sia il problema neurologico piu' dispendioso sia in Europa sia in Usa. Generalmente ha il suo esordio dopo la puberta', ma il disturbo e' maggiormente frequente tra i 35 e i 45 anni.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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