In questi giorni tutti i dipendenti delle cliniche laziali aderenti dell'Associazioni italiana ospedalità privata (Aiop), tra cui i circa 500 lavoratori del San Raffaele, stanno ricevendo lettere di licenziamento.
A renderlo noto sono stati il segretario regionale della Funzione pubblica della Cgil Gianni Nigro e il responsabile Cgil della Sanita' Privata Roma Ovest Angelo Alesi. ''Queste lettere, dal contenuto intimidatorio - spiega Nigro - avvertono i lavoratori che dal 1 gennaio prossimo rischiano di restare senza lavoro a causa del piano di rientro dal deficit''. ''Sono pressioni indebite sull'istituzione regionale per ottenere un tavolo di trattative privilegiato'', aggiunge Alesi che, parlando del San Raffaele precisa: ''non è la prima volta che il proprietario Angelucci mette in pratica queste minacce, gettando 500 persone in uno stato di ansia, che stressa i lavoratori e mette a rischio una serena assistenza ai degenti''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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