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Chemochina RANTES: marker di steatosi epatica non alcolica

Gastroenterologia | 15/09/2010 16:00

Le malattie del fegato grasso non alcoliche (NAFLD) comprendono un ampio spettro di condizioni fisiopatologiche che vanno dalla semplice steatosi alla cirrosi. Una delle caratteristica delle steatosi non alcoliche e delle steatoepatiti è rappresentata dall’accumulo di lipidi a livello epato-cellulare. Il primo step nella progressione delle malattie del fegato grasso non alcoliche è rappresentato dalla steatoepatita, che si manifesta in seguito all’infiltrazione di cellule pro-infiammatorie; importanti sempre per la progressione delle infiammazioni epatiche e  le fibrosi sono le chemochine CCL5/RANTES.

Uno studio effettuato da Kirovski e colleghi ha avuto lo scopo di analizzare l’espressione di queste chemochine nelle malattie del fegato grasso non alcoliche. Durante lo studio, è stata eseguita un’incubazione primaria di epatociti umani con acido palmitico, dalla quale si è osservato in vitro un accumulo di lipidi dose-dipendente e un’induzione di RANTES dose-dipendente. Seguendo un modello alimentare di NAFLD in cui i topi sono stati nutriti con una dieta ricca di grassi per 12 settimane è stata evidenziata un’espressione significativamente elevata di RANTES epatica. Questa dieta ha indotto quindi una significativa steatosi epatica associata però solo  ad una minima infiammazione. A differenza del fegato,  l’espressione di RANTES non è indotta nei tessuti adiposi viscerali del gruppo nutrito con la dieta ricca di grassi.

Sono stati trovati livelli elevati di RANTES nel siero di pazienti  affetti da NAFLD diagnosticata ad ultrasuoni. Dai dati raccolti si è concluso che gli epatociti sono una risorsa cellulare di marker infiammatori così come di livelli circolanti di RANTES, che si manifestano in risposta alla steatosi epatica. Inoltre è stato osservato che l’up-regolation di RANTES in risposta all’accumulo di lipidi si verifica in assenza dell’infiammazione in questione, la quale indica che la steatosi epatica di per se ha una rilevanza fisiopatologica e non deve essere considerata sostanzialmente benigna.

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Bibliografia: Kirovski G, et al. Hepatic steatosis causes induction of the chemokine RANTES in the absence of significant hepatic inflammation. Int J Clin Exp Pathol. 2010 Aug 2;3(7):675-80.

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