Tra incudine e martello, recitava il vecchio detto. È la situazione del medico di famiglia quando deve prescrivere esami al paziente sapendo che i tempi di attesa sono lunghi, a volte oltre ogni immaginazione. L’assistito, soprattutto se anziano, torna allo studio disperato e allora non c’è altra soluzione che andare privatamente con tutto ciò che comporta in termini di costi. La Fimmg sta lavorando affinché il medico di medicina generale diventi anche un abile utilizzatore delle apparecchiature diagnostiche, come ecografi, elettrocardiogrammi, holter e spirometri. È una visione moderna, secondo alcuni, che proietta lo studio medico verso nuovi orizzonti, materia per altro in discussione al congresso della Fimmg in corso in Sardegna.
Da un lato, dunque, la scuola che ogni anno organizza corsi di formazione per addestrare i generalisti all’uso dell’ecografo, dall’altro lo sviluppo delle Uccp e degli articoli più innovativi della Convenzione 2009, pilastri di un progetto di rinnovamento della Mg che mira ad attrezzare le cure primarie perché prendano in carico quelle prestazioni di bassa intensità oggi impropriamente erogate dall’ospedale. Si tratterebbe in pratica di dirottare sul medico di famiglia una buona parte degli svariati milioni di ecografie ed elettrocardiogrammi che ogni anno vengono eseguiti nelle strutture ospedaliere con evidenti risparmi in termini di tempo e di risorse. Il tutto, però, senza andare in concorrenza con le strutture ospedaliere, assicurano alla Fimmg: “si tratta solo di attrezzare un laboratorio dove poter evidenziare una diagnosi senza richiedere esami di laboratorio, in particolare per i malati cronici.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti