Si è tenuto il 25 e il 26 settembre il II Congresso Nazionale di Assogenerici presso l’Eventi Congress Center a Roma. Il 2° Congresso Nazionale di AssoGenerici si è aperto l’indomani dell’ultima riunione del Tavolo tecnico per la farmaceutica, Assogenerici si è confrontata con il Ministero e con l’AIFA sulle dinamiche economiche del settore ma anche sui reali benefici che lo sviluppo del farmaco generico può apportare all’intero Sistema.
Il tema del primo giorno è stato: “Il farmaco generico nella politica sanitaria nazionale: criticità e prospettive”. In seguito all’apertura del Presidente di Assogenerici, il Dott. Giorgio Foresti si sono susseguiti numerosi interventi: il Prof. Guido Rasi, Direttore Generale dell’Aifa, il sottosegretario del Welfare l’onorevole Francesca Martini, il Dott. Pilati Componente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e il Dott. Loredano Giorni della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni.
La seconda giornata è sta dedicata a “I farmaci in ospedale: criticità e prospettive”, un tema raramente posto al centro dell’attenzione ma che presenta numerosi aspetti che hanno ostacolato il cammino del generico in Italia.
È evidente ormai quanto l’impiego del farmaco generico in ospedale sia stato ostacolato da “espedienti tecnici” atti a rallentarne la penetrazione nel mercato, a conservare situazioni di monopolio, a metterne in discussione qualità ed efficacia.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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