"L'influenza potrebbe colpire quest'anno tra i 2 e i 5 milioni di italiani. Ma, sommando anche le sindromi 'cugine', stimiamo che a letto finiranno fino a 13 milioni di persone". Sono le previsioni degli esperti per la stagione influenzale alle porte, epidemia che coinvolgerà in particolare i medici di famiglia, costretti anche a inviare i certificati online. E su quest’ultimo punto che rischiano di aggravarsi i problemi relativi al web che hanno già riscontrato i medici. Il virologo dell'università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, traccia anche l'identikit dei 3 virus che circoleranno quest'anno nella Penisola. "Tornerà a completare la sua opera il virus A/H1N1, 'declassato' da pandemico a stagionale. Si stima che l'anno scorso abbia colpito il 20-25% della popolazione, anche se alcuni non hanno avvertito che sintomi blandi. E, dalle notizie che ci arrivano dall'Australia dove l'inverno sta ormai lasciando il campo alla primavera, tornerà a imperversare. Con lui saranno protagonisti anche i virus A/Perth H3N2 e il B/Brisbane, cioè i ceppi 'aggiornati' dell'influenza australiana della stagione 2008-2009", spiega Pregliasco. Nel frattempo già 70 mila persone in questa settimana hanno sperimentato tosse, raffreddore e mal di gola. "Sono gli italiani caduti nella rete delle sindromi parainfluenzali, la vera influenza invece deve ancora arrivare. Finora non abbiamo notizia di laboratori che in Europa e in Italia hanno ufficialmente isolato il virus su qualche campione", precisa il virologo.
E "sebbene non possiamo ancora prevedere l'intensità della prossima stagione - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) - l'influenza potrebbe presentarsi in anticipo rispetto all'anno scorso, probabilmente dai primi di novembre". Ad aprire le danze, ipotizza Pregliasco, "potrebbe essere proprio l'H1N1, in vena di mettere a segno una seconda ondata". In definitiva, aggiunge, "circa la metà della popolazione, anche solo con il semplice raffreddore da rinovirus, sperimenterà sulla propria pelle gli effetti dei malanni invernali". La 'vivacità della stagione influenzale dipenderà da variabili non completamente prevedibili, aggiunge Pregliasco, "dal meteo, fino a elementi di carattere sociale".
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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