Visite mediche online dall'inizio del prossimo anno in Francia. Il consulto medico a distanza con il camice bianco di famiglia o con gli specialisti diventera' presto una prassi, come ha annunciato il ministro della Sanita' d'Oltralpe, Roselyne Bachelot, grazie alle recenti normative sull'assistenza ospedaliera e territoriale e sulla telemedicina. Il sistema permettera' di superare anche le difficolta' di assistenza nelle zone rurali e isolate, dove si registra una forte carenza di medici con previsioni future tutt'altro che rosee, nonostante gli incentivi previsti per i professionisti che decidono di lavorare in aree svantaggiate.
Con le nuove misure, in pratica, le agenzie regionali di sanita' autorizzano i progetti di teleconsulto tenendo conto dei bisogni della popolazione, di concerto con i professionisti e con i rappresentanti delle Casse malattia. Solo i camici bianchi autorizzati ad esercitare in Francia, pero', potranno offrire i consulti, rispettando i precisi termini della normativa, mentre le prescrizioni saranno inviate via e-mail o via posta direttamente al farmacista. Ma le ricette 'a distanza' trovano contrario l' Ordine dei medici francese, secondo il quale la prescrizione deve rimanere un atto legato al rapporto diretto tra medico e paziente. Il ministro Bachelot, invece, difende il sistema, 'imitato' da Stati Uniti e Svizzera "dove gia' funziona".
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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