ll ministro del Welfare Maurizio Sacconi alla fine chiude la tormentata vicenda del deficit della sanità laziale ricorrendo ad un' espressione romanesca, ''avemo svoltato'', ovvero ''ce l'abbiamo fatta''. Parole che arrivano dopo l'incontro decisivo avuto con il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.
Deciso il via libera ad una prima tranche di fondi e l'arrivo di un subcommissario, un tecnico di area Pdl, per affiancare e rafforzare la struttura commissariale. Dopo settimane di tavoli tecnici e incontri con Sacconi, il presidente della Regione, Piero Marrazzo, riesce a strappare, anche grazie all'appello ieri del sindaco di Roma Gianni Alemanno, l'ok dell'esecutivo allo stanziamento di una prima fetta di quei cinque miliardi che la Regione, e a cascata il Campidoglio, attendono da mesi. Entro questa settimana il Consiglio dei Ministri dovrebbe mettere a disposizione delle casse regionali circa un miliardo di euro. Entro la fine del 2008, in particolare entro il 5 dicembre, Palazzo Chigi dovrebbe trasferire un altro miliardo e 300 milioni, mentre per i restanti 2,3 miliardi l'esecutivo vorrà verificare prima l'attuazione del piano concordato con la Regione.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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