A fronte di 21 milioni di soggetti a rischio cui l'anno scorso è stata raccomandato il vaccino contro l' influenza A H1N1, sono state soltanto 891 mila le dosi utilizzate. E siccome molti hanno utilizzato due dosi (la seconda come richiamo), il numero dei vaccinati in Italia nel 2009 è stato inferiore anche a questa cifra, posizionandosi fra il 2 e il 4% della popolazione a rischio. Il dato è scaturito a Milano nell'ambito di un workshop sulla connessione fra virus influenzale e malattie cardiovascolari promosso dalla Fondazione Giovanni Lorenzini e svoltosi al Centro Cardiologico Monzino, cui hanno partecipato specialisti di diversi settori della medicina, fra cui Donato Greco dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e Mohammad Madjid, del Texas Heart Institute di Houston.
Il ricercatore americano ha riferito come negli Usa, all' inizio della scorsa estate le autorità sanitarie abbiano deciso di diffondere il concetto di 'vaccinazione universale'. Il Center for Disease Control and Prevention (Cdc), infatti, ha raccomandato la vaccinazione per tutta la popolazione, dai sei mesi di vita in poi e non per i soli soggetti a rischio. E Donato Greco ha sostenuto la correttezza dell'iniziativa americana. Ha affermato che concettualmente non è giusto limitare la vaccinazione alle categorie a rischio, in primo luogo perché il vaccino è efficace per tutti; inoltre, accertare per tutti l' esistenza del rischio rappresenta un costo oltre a non essere sempre possibile.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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