Arrivano tre test di mezz'ora che i medici, soprattutto quelli di famiglia, potranno utilizzare per individuare chi è ad alto rischio di fratture di femore. Un mini-esame che viene consigliato ogni anno per tutte le donne in post-menopausa e gli uomini sopra i 70 anni. Lo studio INDACO 2 (presentato in anteprima nel corso del Congresso Nazionale della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, a Roma dal 20 al 24 novembre) ha coinvolto 177 centri in tutta Italia e oltre 3000 pazienti. I dati che ne scaturiscono indicano che la perdita della capacità di camminare triplica il rischio di frattura, che quadruplica in caso di deficit cognitivi.
L'età media per la frattura è oggi 82 anni perché la prevenzione è migliorata, tuttora però ogni anno oltre 80mila persone si fratturano il femore: il 25 per cento muore entro un anno, il 60 per cento non torna autosufficiente. Dito puntato anche contro animali domestici, pantofole e scarsa illuminazione che ogni anno causano oltre un terzo delle cadute. E' sufficiente invece mezz'ora di cammino 3 volte alla settimana, per abbattere della metà il rischio di cadute. Il test, chiamato FRAX, consiste di 10 semplici domande: si indagano ad esempio la familiarità per fratture, le fratture pregresse, l'abitudine al fumo. Altre 10 domande riguardano le capacità mentali e la tenuta della memoria: dal nome dell'attuale Papa al proprio numero di telefono, dal nome della madre a una piccola operazione matematica di sottrazione.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti