Mettete a confronto due studi. Il primo a cura del Langone Medical Center della New York University riguarda i costi del sistema sanitario americano. Il secondo, stilato dagli esperti del Gruppo Ospedaliero San Donato, il maggiore d´Italia, controllato da Giuseppe Rotelli, è centrato sui costi della Sanità del Bel Paese e in particolare della Lombardia. Ebbene, le conclusioni dei due gruppi di esperti, raggiunte la settimana scorsa a Milano, durante una tre giorni dedicata al «Confronto dei Sistemi Sanitari e dei trattamenti cardiovascolari» non lasciano dubbi: il sistema italiano è più efficiente è costa meno.
I dati di sintesi dei due studi sono chiari. Negli Usa se ne va in spese sanitarie il 15% del Pil mentre in Italia, sommando i costi della sanità pubblica (6,8%) quella privata ci si ferma all´8%. Ma non basta. Perché negli Stati Uniti, pur spendendo un sacco di soldi in farmaci e cure ospedaliere, il 16% degli abitanti non ha alcun tipo di copertura sanitaria. Questo vuol dire che in caso di malattia oltre 40 milioni di americani si trovano in guai seri. Se dai dati macroeconomici scendiamo ai costi del sistema la musica non cambia. Prendiamo la cardiochirurgia, visto che al Policlinico San Donato sono sbarcati una trentina di cardiochirurghi americani della New York University Post Graduate Medical School proprio per studiare il sistema italiano: non solo la tecnica chirurgica per il rimodellamento del ventricolo sinistro messa a punto dal professor Lorenzo Menicanti.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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