Curarsi con l'omeopatia e' un comportamento sempre piu' diffuso tra gli italiani. Secondo gli ultimi dati relativi al 2010, sono 11 milioni le persone che vi si affidano, il 18,5% della popolazione. L'omeopatia in Italia muove un giro d'affari di 300 milioni di euro all'anno, contando su 30 aziende e, a livello globale, registra tassi di crescita di fatturato del 4% all'anno, nonostante la crisi. E' la fotografia del settore secondo i dati dell'Aiot (Associazione Medica Italiana di Omotossicologia) che il prossimo 11 aprile celebrera' la Giornata Internazionale della medicina omeopatica, durante la quale i cittadini potranno effettuare un check up completo, presso gli studi medici convenzionati.
L'omeopatia ha una maggiore presa sulle donne che prediligono questi medicinali anche per curare i figli. I prodotti piu' venduti sono gli immunostimolanti e, subito dopo, seguono i prodotti di medicina estetica. Dall'Aiot sottolineano che l'omeopatia e' ampiamente diffusa anche tra i medici. Sono 30mila, infatti, i professionisti in Italia, tra generici e specializzati, che prescrivono medicinali omeopatici. L'omeopatia, anche dietro la spinta delle aziende produttrici sta vivendo un periodo di vivacita' nella ricerca, in partnership con gli atenei italiani. Gli ambiti di studio sono le allergie, l'epatite C, l'artrite reumatoide, la malattia di Crohn e l'asma bronchiale allergica. Il settore pero' lamenta un ritardo nell'emanazione delle linee guida per la registrazione dei medicinali.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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