Geni e ambiente sotto accusa per il dilagare dei chili di troppo. A esplorare il 'peso' del Dna sull'obesità è il 7° Rapporto sull'obesità in Italia (il Pensiero Scientifico Editore), realizzato dall'Istituto auxologico italiano, da cui emerge una fotografia allarmante. "Circa il 10% della popolazione adulta italiana è obesa e il 35% è in sovrappeso, quindi sono oltre 20 milioni gli italiani che hanno problemi di peso", spiega Giovanni Ancarani, presidente dell'Istituto milanese. Un'epidemia che "non risparmia neanche l'infanzia: secondo i dati Istat, a 8 anni ben il 36% dei bambini ha problemi di eccesso di peso". E nel 40-70% dei casi la colpa è anche dei geni.
"Un ambiente obesogeno aumenta il rischio, in particolare in coloro che sono già geneticamente predisposti. Si stima - spiega Michele Carruba, direttore del Laboratorio di ricerche sull'obesità dell'auxologico e docente di farmacologia all'Università degli Studi di Milano - che i fattori genetici contribuiscano per il 40-70% alla variazione interindividuale nell'obesità. Quindi il peso è un tratto altamente trasmissibile, con un'ereditarietà che è solo leggermente inferiore a quella che determina, ad esempio, l'altezza".Il rapporto presenta un quadro quanto più completo possibile su tutto ciò che oggi è dato conoscere sulle cause dell'obesità in relazione agli aspetti genetici, sulle sue conseguenze e su tutti i possibili rimedi messi a disposizione dalla medicina.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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