'No' all'ipotesi di proroga di un anno per la libera attività intramoenia allargata dei medici, ovvero l'attività lavorativa in esclusiva dei medici pubblici. E' la posizione espressa dal sindacato dei medici dirigenti Cimo-Asmd in una lettera inviata al ministro del Welfare Maurizio Sacconi.
La Cimo fa riferimento alla ''bozza di un decreto legge (il testo sarebbe stato preso in esame dal Consiglio di Ministri del 3/10/2008) il quale, relativamente alle modifiche alla legge 3/08/2007 n.120, prevederebbe che l'effettuazione della libera professione intramoenia allargata sia prorogata di un anno, ossia dal 31/01/2009 (legge 120/2007) al 31/01/2010''. ''Questa soluzione tampone - afferma il sindacato nella lettera al ministro - non appare congrua''. Molti medici, rileva il sindacato, ''dovranno decidere, entro il 30 novembre 2008, in merito all'opzione intra-extramoenia e, dopo l'inutile proroga di 18 mesi prevista dal Governo Prodi, un'ulteriore proroga di 12 mesi creerebbe solo inquietudine nella categoria, perchè costituirebbe solo un piccolo pannicello caldo''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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