Uno studio dei ricercatori della struttura complessa di ematologia del Policnico di Modena ha scoperto le cause di una rara forma di epatite acuta a cellule giganti, che si manifesta anche in persone che hanno subito un trapianto e sottoposte a trattamento immunosoppressivo per ridurre il rischio di rigetto.
I risultati della ricerca, che fa parte del progetto Regione Emilia-Romagna-Universita', sono stati pubblicati sul 'New England journal of medicine'. In sostanza i ricercatori modenesi hanno descritto il primo caso di infezione da virus erpetico umano sesto (Hhv-6) di tipo A in un paziente trapiantato di fegato, già portatore di infezione latente da Hhv-6 di tipo B. L'infezione primaria ha provocato la comparsa di una rara forma di epatite acuta a cellule giganti, che si e' risolta dopo il trattamento con antivirali per un anno. ''La grande maggioranza della popolazione sana (circa il 90%) è portatrice dell'infezione senza che questa dia problemi clinici - ha spiegato il professor Mario Luppi, ematologo e coordinatore dello studio - Quando, però, un paziente è sottoposto a terapia immunosoppressiva, come è nel caso dei trapiantati di fegato, puo' accadere che il virus si risvegli provocando disturbi''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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