Sì alla svolta del federalismo in Sanità, purchè sia ''equo''. La Conferenza episcopale italiana (Cei), per bocca del suo segretario generale uscente Giuseppe Betori, pone paletti precisi: ''Il rischio in cui non bisogna cadere - avverte Betori - è quello di smantellare le garanzie sociali''.
Preoccupazioni condivise anche dalle Regioni, che chiedono garanzie in tal senso, ed alle quali risponde prontamente il ministro del Welfare Maurizio Sacconi: ''Le garanzie sociali non sono a rischio''. Occasione per un confronto istituzionale sul tema caldo del federalismo fiscale e le sue ripercussioni nella sanità è stato il convegno promosso dalla Cei in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità sul tema 'Welfare e salute'. Un appuntamento per celebrare una ricorrenza importante: i 30 anni della legge 833/78 che sancisce la nascita del Servizio sanitario nazionale. E dopo 30 anni, ha sottolineato Sacconi, ci troviamo necessariamente dinanzi ad una svolta: è il federalismo fiscale, appunto, che rappresenta una grande opportunità. Svolta quanto mai necessaria, ha argomentato il ministro, poichè oggi il Ssn è ''un sistema iniquo, perchè nel centro sud non sono garantiti quei diritti che pure sulla carta dovrebbero essere garantiti dal fatto che ci sono le risorse''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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