Solo il 44% delle attrezzature radiologiche di cui usufruiscono gli italiani è giovane, con meno di 5 anni alle spalle, e quindi 'uptodate', cioè al passo con le migliori tecnologie oggi disponibili. Ben il 23% ha oltre 10 anni di vita e alcuni impianti di radiologia tradizionale sono anche 'over-40'. A passare ai 'raggi X' queste apparecchiature è il censimento in corso delle strutture di radiodiagnostica e neuroradiologia.
Presentati in occasione del 43/imo congresso nazionale che aperto a Roma dal presidente della Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM) Roberto Lagalla, i dati dicono che, soprattutto per gli apparecchi usati per le mammografie, bisognerebbe innovare il 'parco macchine' nazionale. Su 2808 apparecchiature rilevate finora, il 12% è rappresentato da tomografie computerizzate, di cui il 67% acquisito negli ultimi cinque anni; il 5% da risonanze magnetiche, di cui il 61% negli ultimi 5 anni; il 5% da mammografi, di cui solo il 35% acquisito negli ultimi 5 anni.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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