E' un caposaldo dedicato ai medici in cerca di informazioni certificate e autorevoli che nelle oltre duemila pagine di cui è composto potranno trovare risposte immediate a qualunque quesito. Dal 1940, anno della prima edizione, il Manuale Roversi ha rappresentato lo strumento di consultazione per eccellenza nella pratica clinica quotidiana. Un classico della letteratura scientifica che oggi si rinnova completamente, grazie anche alle nuove tecnologie. L'undicesima edizione, disponibile in libreria da ottobre prossimo a un prezzo di 99 euro, può essere consultata in anteprima dai medici di medicina generale al sito www.manualeroversi.it. La versione online del manuale, parte fondante della nuova edizione, consentirà una fruizione rapida dell'opera, permettendo ai medici di avere risposte diagnostiche e terapeutiche in tempo reale, con aggiornamenti costanti che riguarderanno anche il prontuario farmaceutico e il compendio sull'interazione fra i diversi farmaci.
Sempre a ottobre arriveranno anche le applicazioni per iPhone e iPad e su piattaforma Android. Il manuale, redatto grazie al contributo di 110 fra coordinatori di distretto e coautori provenienti da tutta Italia, è edito da Merqurio editore grazie al sostegno di Sanofi ed è stato presentato mercoledì 29 giugno nel corso di un’affollata conferenza stampa a Milano alla presenza dei tre coordinatori scientifici del progetto: Alberto Zanchetti, professore emerito di Clinica medica all'Università di Studi di Milano e direttore scientifico dell'Istituto auxologico italiano; Renato Lauro, ordinario di Medicina interna e rettore dell’Università di Roma Tor Vergata; Francesco Rossi, ordinario di Farmacologia alla Facoltà di Medicina della Seconda Università di Napoli, di cui è anche rettore. Insieme con loro, Arturo Zanni, direttore generale di Sanofi Italia, che ha sostenuto l'opera. Tra le attività di presentazione sul web, sono previsti anche una pagina su Wikipedia e un canale, già attivo, su YouTube (www.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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