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Il ritorno del manuale Roversi edito da Merqurio con il supporto di Sanofi: intervista con il board scientifico Zanchetti, Rossi e Lauro

Medicina Generale Redazione DottNet | 01/07/2011 10:02

Oltre 2 mila pagine firmate da 110 'cervelli' che rappresentano il meglio della cultura medica tricolore. E accanto alla classica edizione cartacea, disponibile nelle librerie specializzate dal prossimo ottobre, anche una versione online già cliccabile su Internet (www.manualeroversi.it), applicazioni per iPhone e iPad in arrivo, una pagina sull'enciclopedia web Wikipedia e un canale su Youtube (www.youtube.it/manualeroversi). Dedicato ai medici dell'era digitale, torna a 70 anni dal debutto e a 6 dall'ultima edizione del 2005 il 'Manuale Roversi': per i camici bianchi una sorta di breviario, nato nel 1940 e diventato dagli anni '60 un 'must' fra gli strumenti di consultazione dei medici di medicina generale del Belpaese. L'undicesima edizione dell'opera, realizzata da Merqurio Editore con il supporto incondizionato di Sanofi in Italia, è stata presentata a Milano, sua città natale.

 Fu infatti Anton Spartaco Roversi, allora aiuto della Clinica medica generale della Regia Università di Milano diretta da Domenico Cesa Bianchi, a lanciare nel 1940 il volume 'Diagnostica e terapia'. Una summa della scienza medica in 811 pagine, redatta con la collaborazione di 16 specialisti lombardi, ognuno dei quali affrontava le diverse patologie occupandosi di un diverso distretto anatomico. Un'impostazione mantenuta negli anni, e alla quale anche l'edizione 2011 resta fedele. "Lo spirito che ci ha animato è quello di conservare le caratteristiche uniche di un'iniziativa editoriale che ha segnato la preparazione di migliaia di medici italiani negli anni", spiega Alberto Zanchetti, professore emerito di clinica medica all'Università Statale di Milano, direttore scientifico dell'Istituto auxologico italiano del capoluogo lombardo e membro del board editoriale insieme a Francesco Rossi, ordinario di farmacologia, Facoltà di medicina e chirurgia della Seconda Università di Napoli, e Renato Lauro, ordinario di medicina interna e rettore dell'Università degli Studi di Roma-Tor Vergata. "In una fase che vede la formazione medica sempre più affidata alla tempestività e alla velocità del web - osserva Zanchetti - può apparire quasi in controtendenza ripercorrere la storia" di quello che fin dagli anni della Seconda guerra mondiale fu per generazioni di medici 'il Roversino'. Invece l'opera conserva tutta la sua attualità, assicura l'esperto, convinto che "la disponibilità del Manuale Roversi in versione cartacea ed elettronica rappresenta per il medico uno strumento di fondamentale importanza per poter affrontare al meglio la pratica clinica quotidiana".

"Grazie al contributo di 110 prestigiosi professionisti italiani nelle diverse aree terapeutiche, provenienti da 24 città di 14 regioni italiane - sottolinea Rossi - abbiamo realizzato un'opera autorevole per contenuti, che raccoglie le esperienze e la cultura dei principali studiosi nazionali e porta avanti una tradizione di 70 anni nella divulgazione scientifica". Insieme al manuale cartaceo, in ottobre sono attese anche le 'app' per iPhone e iPad. Mentre la versione web è "una sintesi disponibile da oggi in anteprima anche se non ancora definitiva - precisa Zanchetti - Si tratta di una specie di testo 'in divenire': benché completo e consultabile in ogni sua parte, subirà quel fondamentale processo di armonizzazione dei testi che gli permetterà di essere finalizzato e mandato in stampa". La nuova edizione del Manuale Roversi, puntualizza Rossi, "è sicuramente l'espressione delle Scuole di medicina più autorevoli del nostro Paese, in una selezione che ha previsto il coinvolgimento delle principali Scuole universitarie" fra cui quelle di "Torino, Milano, Trieste, Parma, Bologna, Genova, Firenze, Siena, Chieti, Roma, Napoli, Cagliari, Bari, Messina e Palermo", elenca lo specialista.
"Nella scelta degli autori abbiamo puntato al meglio - ribadisce - e, in questo ambito, sono emerse per il loro valore e prestigio le cosiddette 'quote rosa'. In Italia, infatti, la competenza femminile in campo medico è di altissimo livello e noi siamo stati orgogliosi di poterne riconoscere i meriti". "Per facilitare ulteriormente la consultazione e implementare ancora la semplicità di utilizzo pratico del Manuale Roversi - evidenzia Lauro - al termine di ogni sezione" in cui l'opera è suddivisa "sono riportati 'memorandum' operativi in grado di aiutare il medico nella ricerca". Uno strumento, quest'ultimo, che nasce dalla selezione dei quesiti più frequenti ai quali il medico si trova di fronte nella pratica ambulatoriale quotidiana. "Questo aspetto, insieme all'indicazione dei siti web più significativi che indirizzino la ricerca degli aggiornamenti - prosegue il rettore dell'ateneo di Roma Tor Vergata - sarà estremamente utile per il medico". Con il supporto alla pubblicazione e alla diffusione del Manuale Roversi, Sanofi procede nel solco di una tradizione portata avanti per decenni dall'azienda farmaceutica Lepetit, poi confluita nell'attuale Gruppo Sanofi. "Per noi di Sanofi-aventis Italia - afferma Arturo Zanni, direttore generale dell'azienda nel nostro Paese - continuare a supportare gli esperti che si sono proposti di realizzare una nuova edizione del Manuale Roversi significa dare continuità a un impegno che fa parte del nostro Dna. Nel nostro 'fare impresa' responsabilmente, oltre a ricercare e mettere a disposizione farmaci che rispondano sempre meglio ai bisogni dei pazienti, siamo impegnati nel diffondere la cultura medica e supportare la diffusione delle conoscenze tra tutti gli operatori del settore del mondo della salute". La volontà dichiarata è quella di offrire le massime possibilità di accesso ai contenuti scientifici del volume, siano essi in forma cartacea o informatica, assicurando un aggiornamento costante a tutti i camici bianchi che si iscriveranno al sito. L'obiettivo finale è di lanciare un ponte fra tradizione e modernità, per sostenere il lavoro dei medici al servizio dei pazienti.

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