Forti critiche dal sindacato autonomo ai provvedimenti varati nelle due Regioni sull’acquisto centralizzato degli equivalenti e sul riassetto dell’assistenza territoriale secondo il modello dei Creg. Il rischio, avverte il presidente dello Snami, Angelo Testa, è quello di sconvolgere il sistema e l’assetto della Medicina generale. «Non siamo contrari all’impiego oculato delle risorse, ma in alcune Regioni la ricerca parossistica del risparmio porta a soluzioni che stravolgono il sistema. Attenzione, si sta perdendo il senso delle cose».
C’è preoccupazione nelle parole con cui Angelo Testa, presidente dello Snami (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) boccia i provvedimenti che Toscana e Lombardia stanno mettendo in atto proprio in questi giorni. Misure che minacciano un pesante impatto sui medici di famiglia delle due Regioni e in cambio promettono economie tutte da dimostrare. Per quanto concerne la Toscana, nel mirino dello Snami c’è la delibera che impone alle Asl di incrementare del 15% la distribuzione diretta di farmaci equivalenti, da acquistare attraverso gare centralizzate per Area vasta «con uno sconto medio non inferiore al 75 % del prezzo al pubblico». Il provvedimento risale alla metà di maggio ma secondo alcune fonti a giorni dovrebbero essere lanciate le prime gare. «Il meccanismo» osserva Testa «è noto: il produttore che fa l’offerta più bassa si assicura la fornitura.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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