Rivedere l'organizzazione delle strutture sanitarie, uniformare la copertura assicurativa, nuove norme: sono alcuni degli strumenti per limitare gli errori sanitari evidenziati da un libro presentato presso la sala Capitolare del Senato.
Il volume, ''Safety Book - A cura di chi cura, promosso dal Senato della Repubblica con il contributo dell'azienda farmaceutica Baxter raccoglie le testimonianze di alcuni esperti del mondo scientifico, politico e sociale, quali il presidente della Commissione Sanità e Igiene del Senato, Antonio Tomassini, il presidente della Commissione parlamentare d'Inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Sistema Sanitario Nazionale, Ignazio Marino, il presidente della società italiana del rischio clinico, Quirino Piacevoli, il direttore de dipartimento di chirurgia dell'Azienda Ospedaliere Universitaria di Pisa, Paolo Miccoli, il direttore del centro di biotecnlogie farmaceutiche dell'università di Tor Vergata, Pino Nisticò, il segretario generale di Cittadinanzattiva, Teresa Petrangolini, la giornalista scientifica Margherita De Bac.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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