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L'incredibile ignoranza sul piede

Medicina Generale Pietro Albano | 23/10/2012 13:17

Come e' possibile  nel terzo millennio che in tutti gli articoli sul mal di schiena, su riviste sia scientifiche, sia di divulgazione di massa o il piede non viene citato come causa oppure vengono appena citati di sfuggita i plantari tra i vari mezzi terapeutici?

Come e' possibile (ne conservo qui  numerose copie) che pseudo-luminari con titoli altisonanti diagnostichino un piede cavo quando si tratta di piede piatto grave oppure consiglino intervento chirurgico quando basta un plantare serio+scarpa adeguata?
Come e' possibile NON capire che' e' il piede che causa la schiena e non viceversa? NON capire che se metto a posto il piede prevengo problemi non solo al piede ma a caviglia,ginocchia,menischi, anche schiena?
Quanto tempo e quanti soldi spendete ogni anno per fare controllare la equilibratura e la convergenza delle ruote della vostra  auto  e quanto spendete per sostituire gomme usate? Avete mai dedicato un solo minuto ai vostri piedi che vi servono tuto il giorno tutti i giorni?
E’ cosi difficile capire che i problemi di postura nascono dal basso , cioe’ dal piede e che per risolverli alla radice ci vuole un plantare serio + scarpa adeguata? Oggi va molto di moda la parola postura,tutti parlano di postura senza sapere bene cosa esattamente sia. Nei congressi poi lunghe disquisizioni filosofiche e poi la montagna partorisce un topolino! Dopo tanti discorsi questi grandi medici propongono un plantare uguale per tutti con un magnete in mezzo: qualche centesimo di materiale venduto in farmacia a centinaia di euro…
Si fa un grande parlare di causa ascendente e causa discendente….Ci sono corsi e congressi che continuano a ripetere le stesse cose: male occlusione dentale,bite,cicatrici,strabismo degli occhi, sordita’ alterano la Postura…e quando si pronuncia la parola “postura" ci si impasta la bocca….In realta la stragrande maggioranza di problemi legati a una postura scorretta sono causati da un cattivo appoggio plantare. I dentisti, gli oculisti, gli otorinolaringoiatri poi fanno il proprio lavoro ed eliminano da subito possibili cause discendenti…..Il piede (la causa ascendente) resta il piu’ trascurato…
Nei corsi di Laurea in Medicina nulla viene insegnato…peggio ancora nelle scuole di specializzazione in ortopedia dove ho visto non solo medici ma specialisti prendere lucciole per lanterne cioe’ scambiare un piede piatto per cavo…nessuna nozione di geometria tridimensionale, nessuna analisi vettoriale,nessuna nozione di matematica e fisica….specialisti in ortopedia che operano ad occhio, con il classico pressapochismo italiano e giocano a chi e’ piu’ veloce e ci mette meno a posizionare una protesi  d’anca senza fare uno studio posturale pre-operatorio per sapere come orientarla nello spazio…
Ma poi le protesi di anca e di ginocchio sono tutte uguali….

che abilita’ volete che ci voglia a segare e mettere una placca o una vite o una protesi? Un buon falegname fa meglio…poi se tutti portassero gia’ da bambini un plantare + scarpa adeguata nessuno svilupperebbe artrosi  gravi deformanti di caviglia,ginocchio , anca,ernia del disco e questi luminari si sparerebbero un colpo in testa…
Perche’ operare di ernia del disco quando possiamo prevenirla e curarla cambiando l’appoggio del piede?
Perche’ operare un bambino di piede piatto ed operarlo poi senza uno studio pre-operatorio adeguato? Risultato: prima i 2 piedi cedevano all’interno dopo l’intervento un piede continua a cedere verso l’interno e l’altro all’esterno perche’ la vite non e’ stata bene posizionata o regolata….
Perche’ ci sono persone che arrivano a 90 anni con ginocchia ed anca perfette ed altri che a 40 anni  o prima devono  gia’ subire impianto di protesi? Basta usare la ragione innata per capire quello che molti laureati in medicina non capiscono:che la nostra esistenza dalla nascita alla morte e’ condizionata dalla forza di gravita che ci schiaccia attraverso i piedi su un terreno reso indeformabile dalla civilta’(marmo,asfalto e cemento…).
Ogni piccolo difetto di appoggio che prima veniva smorzato dalla sabbia e dalla neve oggi viene aggravato dalle superfici dure e l’impatto traumatico e patologico sul terreno crea una onda d’urto riflessa che rimbalza sulle articolazioni soprastanti: caviglie, ginocchia,anche, vertebre lombari fin su alle cervicali!!!
Sono concetti cosi’ difficili? Stiamo parlando di equazioni differenziali? Eppure sapeste quanto e’ difficile farli capire non solo alla gente comune ma anche e soprattutto alle professioni sanitarie…
Quando camminiamo sulla sabbia o sulla neve il tallone sprofonda si o no? E’ allora perche’ la moda italiana ha creato scarpe con il tacco e strette in punta? E’ pazzesco…neanche la scarpa senza tacco va bene…
Ci vuole una scarpa a gondola con il tacco negativo che riproduce la normale camminata sulla sabbia… Ce ne sono 2 tipi in commercio: le Finnamic e le MBT.
Le Finnamic sono meglio rifinite nei particolari ed hanno una tomaia straordinariamente morbida e soffice con cuciture traumatiche: si possono portare anche scalzi e vanno bene anche per chi ha la pelle molto delicata come i diabetici….sono poi larghe davanti in modo che il piede ha la sensazione di camminare scalzo perche’ non sente costrizioni sui lati….
Le MBT  hanno un meccanismo piu’ aggressivo e piu’ efficace, bisogna pero’ stare attenti a camminare su terreni scoscesi o con buche, se poi la caviglia e’ instabile le MBT sono assolutamente controindicate. Hanno poi un difetto: il brevetto e’ svizzero e purtroppo ed ingiustamente non si puo’ usare. Per ingordigia fanno costruire le MBT in Asia con scarsa rifinitura e con una forma troppo stretta sia sull’avampiede sia sul retro piede.Il retro piede poi ha un’anima in plastica durissima: una pelle delicata od un piede leggermente deformato in una mbt sviluppa subito ulcere gravissime!   
L’ideale sarebbe una suola MBT con una tomaia FINNAMIC! Se avessi i soldi ed il tempo porterei avanti questo concetto…
E per ultimo: un plantare ben progettato richiede enormi sforzi sia in campo intellettuale sia in campo di materiali e tecnologia….e’ una vera e propria protesi esterna molto piu’ difficile da realizzare di protesi gia’ preformate come quelle di anca e ginocchio…e invece il medico ortopedico disprezza il plantare e si limita al massimo a prescriverlo su un pezzo di carta con qualche sigla o schizzo di cui neppure lui comprende bene il significato…poi il povero paziente finisce in un negozio dove prendono un plantare preformato e gli aggiungono ad occhio qualche pezza sperando che la mettano sul posto giusto….nessuna spiegazione al paziente e men che mai guardare l’assetto posturale e delle ginocchia prima e dopo il plantare …naturalmente il plantare non funziona ed il paziente perde fiducia nei plantari….
Quanti diabetici subiscono l’amputazione del piede perche’i diabetologi stavano a disquisire su una unita’  in piu’ o in meno di insulina e non si degnavano di guardare il piede?oppure inviavano il paziente da un dermatologo per una verruca al piede? Dermatologi che prescrivono creme da mettere sui calli!!!!
Ma ci  vuole cosi’ tanto a capire che i calli si formano perche’ tutto il peso si concentra in aree ristrette e che la verruca(ammesso che ci sia) si sovrappone a un callo perche’ la pelle e’ indebolita? e che la unica soluzione e’ cambiare l’appoggio con un plantare+scarpa adeguata?
Perche’ succede tutto questo? Perche’ parlare di sala operatoria, anestesia, intervento chirurgico ecc, fa tanta scena e sa di nobile mentre interessarsi con precisione e competenza del punto piu’ basso del corpo no….
Cosi’ modestia a parte noi siamo gli unici medici che vi seguiamo integralmente dalla diagnosi alla produzione del plantare alla scelta della scarpa corretta….e proviamo soddisfazione quando il paziente rinasce e si sente piu’ leggero…ma amarezza quando pensiamo che,morti noi,nessuno vorra’ piu’ imparare e fare questi sacrifici…
Dr. Pietro Albano
www.footclinic.it

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