Il futuro dell’informazione medico-scientifica è già qui: E-detailing, Multichannel Marketing si stanno affermando sempre di più come le nuove strategie pianificate dalle aziende farmaceutiche nei confronti dei medici. Sbarcano, dunque, grazie all'avvento dell'era digitale, forme alternative o complementari all'attività degli informatori scientifici del farmaco. Tuttavia c’è ancora prudenza nei confronti di un processo di trasformazione che presto sarà epocale: secondo lo studio Cegedim Italia Srl su 82 manager del settore e su 200 medici di base, il 55% dei manager è convinto che la modalità di portare l'informazione medico scientifica ai medici debba cambiare, il 34% ritiene, invece, che le attività di comunicazione 'non personali' possano rappresentare un'opportunità concreta per le proprie aziende.
Intanto oltre Oceano, paese apripista come sempre, gli 'e-physician' sono ormai una realtà e gli investimenti di marketing nelle nuove tecnologie e in forme 'non personali' di promozione scientifica sono aumentati in maniera esponenziale, parallelamente a una forte riduzione delle reti di vendita. C’è allora ancora tanta differenza tra i medici italiani e i colleghi statunitensi? E che cosa pensano di fare le aziende farmaceutiche nei confronti della promozione 'non personale'? "A emergere in maniera evidente - rileva Alberto Barlassina, Director Cegedim Customer Information e autore dell'indagine - è innanzitutto il ruolo ancora centrale dell'informatore, per le aziende che per i medici. I manager del settore sembrano oggi più propensi a pensare alla promozione non personale come complemento del lavoro svolto dalle reti di vendita, piuttosto che a una completa sostituzione.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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