In risposta alle polemiche del segretario generale FIMMG Giacomo Milillo, sia il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini che il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi hanno espresso tutto la comprensione allo scontento dei medici di medicina generale e si impegnano a garantire con il nuovo governo una vera svolta della categoria.
Il Ministro Sacconi ha esordito sottolineando la critica situazione economica italiana che inevitabilmente si ripercuote anche in ambito sanitario, in risposta a questa condizione di sfiducia egli propone fermamente il nuovo modello sociale, il Libro Verde, come la possibile soluzione e rilancio. Questo documento si propone una valorizzazione del ruolo del medico di medicina generale affinché possa divenire punto di riferimento e risposta alla domanda di assistenza primaria.
Il Ministro ha denunciato le criticità della Sanità italiana attuale mettendo in risalto ”l’eccessivo numero di ospedali generalisti e marginali che ostacolano un buon piano di salute e di conseguenza una buona pratica del medico di medicina generale”.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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