"L'Iva al 21% si tradurrà per i medici di famiglia in un aumento dei costi di gestione non inferiore ai due-tremila euro all'anno". La stima è di Francesco D'Accardi, tesoriere dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) che conti alla mano, sulla base della manovra di Ferragosto, lancia l'allarme: "Tra utenze, spese di ambulatorio e di personale, i costi di uno studio di medie dimensioni ammontano a circa 40-50mila euro l'anno. L'aumento di un punto dell'Iva comporterà quindi un appesantimento delle uscite a carico dei medici di famiglia di almeno 2-3mila euro annui".
"Non va infatti dimenticato - sottolinea in una nota D'Accardi - che le prestazioni sanitarie che eroghiamo sono esenti Iva per i pazienti e quindi il generalista non ha la possibilità di scaricare l'imposta. Inoltre, per vari meccanismi fiscali, la maggior parte delle spese sostenute non è deducibile". La lista degli aumenti non finisce qui. La Manovra precedente, quella di luglio, ha infatti imposto il blocco dei rinnovi contrattuali per il personale convenzionato con il Ssn fino al 2014, da cui il congelamento per tre anni degli stipendi dei medici di famiglia. "A questi compensi - aggiunge D'Accardi - attingiamo per coprire i costi di gestione, che nessuno può fermare e continuano a crescere a ritmi sostenuti, a prescindere dall'aumento dell’Iva.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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