Una volta contro l'invecchiamento del cervello ci si affidava alle sostanze naturali, con nomi esotici come Coenzima Q10, ginseng e bacopa, ma adesso a farla da padrone nel mercato degli 'allenatori del cervello' ci sono i neurosoftware, giochi ed esercizi che hanno il compito di tenere attiva la materia grigia e contrastare gli effetti dell'età.
Lo affermano gli esperti americani interrogati dal New York Times: negli Usa il giro d'affari è fortemente in crescita, e vale centinaia di milioni di dollari, spesi soprattutto dai cinquantenni sempre più preoccupati. Le soluzioni a disposizione sono molteplici: si va da veri e propri videogames portatili, alcuni venduti anche da noi, dal costo variabile tra i 20 ai 400 dollari, ai siti che offrono in cambio di un abbonamento mensile esercizi cognitivi, a software come Mindfit, che per 149 dollari combina più di dodici livelli di esercizi personalizzati in base alle capacità dell'utilizzatore. Obiettivo preferito di questo mercato sono i figli del baby boom, nati dopo la seconda guerra mondiale e che cominciano a sperimentare i primi segni dell'età: secondo Alvaro Fernandez, proprietario di uno di questi siti intervistato dal quotidiano statunitense, il mercato valeva nel 2007 225 milioni di dollari, un'inezia se paragonato ad esempio ai 50 miliardi per le palestre, ma cresce del 50% all'anno, e potrebbe valere 2 miliardi nel 2015.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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