Sono tantissimi gli esperimenti eseguiti ad oggi con le cellule staminali per curare le malattie piu' svariate, molti di questi test sono gia' in corso al letto del paziente. E in laboratorio e' un susseguirsi di successi nella ricostruzione di parti del corpo a partire da staminali coltivate in provetta. Per le ''parti di ricambio'' del corpo umano, i tentativi fatti sono gia' tanti: ad esempio e' stato creato in provetta a partire da cellule staminali un intestino umano perfettamente funzionante, capace di assorbire i nutrienti e produrre i normali enzimi intestinali. Un altro pezzo di ricambio costruito in laboratorio sono i denti, ottenuti in provetta con cellule staminali della gemma del dente.
L'esperimento e' stato condotto all'Universita' di Tokio. Sempre made in Japan e' l'occhio in provetta: e' ''sbocciata'' spontaneamente la retina in provetta a partire da cellule embrionali. Poi ci sono i polmoni, primo organo complesso nato in provetta, con una tecnica che utilizza la struttura naturale dell'organo come impalcatura su cui si sviluppano le nuove cellule, all'interno di un incubatore che simula l'ambiente embrionale. E ancora, c'e' la pelle, primo tessuto coltivato in provetta. E sono tante anche le sperimentazioni cliniche gia' in corso con staminali: recente e' l'annuncio della compagnia Geron secondo cui un primo paziente paralizzato per un trauma al midollo spinale e' stato sottoposto al trattamento basato su cellule staminali embrionali. Mentre in Italia dovrebbe iniziare presto la sperimentazione con staminali adulte su pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica ideata da Angelo Vescovi, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza di San Pio di San Giovanni Rotondo. Sara' italiana anche la guida del primo primo studio mondiale sui pazienti con la sclerosi multipla sull'utilizzo delle cellule staminali mesenchimali autologhe, staminali adulte presenti nel midollo osseo e prelevate dal paziente stesso; lo studio sara' diretto da Antonio Uccelli, responsabile Centro Sclerosi del Dipartimento di Neuroscienze dell'Universita' di Genova.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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