Con l'invecchiare della popolazione e con l'aumentare delle morti per malattie associate all'età (come ictus o infarto) aumenta anche l'età degli organi che vengono donati. Con il risultato che oggi, chi ha bisogno di un trapianto di fegato, riceve un organo più vecchio rispetto a 10 anni fa.
E' emerso dal convegno annuale dell'Associazione europea per lo studio del fegato (Easl), inaugurato a Milano e che ha riunito fino oltre 6 mila esperti. ''In tutti i Paesi Ue l'età dei donatori sta salendo - spiega Andrew K. Borroughs, del Royal Free Hospital di Londra - e questo vuol dire che la qualità del fegato donato sta peggiorando nel tempo, per ovvi motivi. La qualità dell'organo di oggi non è la stessa di 10 anni fa: per questo sono importanti gli studi più recenti, effettuati anche su modelli animali, che cercano di minimizzare i danni a cui va incontro l'organo durante il processo di trapianto''.
In Italia, riportano gli esperti, si effettuano più di mille trapianti di fegato l'anno (5 mila il totale in Europa) e la sopravvivenza dopo l'intervento è del 95% a un anno dal trapianto, del 70% a 5 anni, e del 65% a 10 anni.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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