L'«ipotesi igienica» non è più una curiosità come sembrava quando fu proposta, alla fine degli Anni Ottanta, dall'epidemiologo britannico David Strachan, che attribuiva alla minore esposizione ai germi durante l'infanzia l'aumento delle malattie allergiche nei Paesi più ricchi.
A conferma della sua teoria diversi studi mostravano come la probabilità di soffrire di eczema, raffreddore da fieno, o asma era più bassa tra chi aveva molti fratelli, aveva frequentato l'asilo nido fin dai primi mesi di vita, o comunque, vivendo in contesti socioeconomici più sfavorevoli, aveva contratto l'epatite A, la salmonellosi o altre malattie che si trasmettono in condizioni igieniche inadeguate.
«Oggi a queste prove indirette si sono aggiunti esperimenti di laboratorio e studi su modelli animali — spiega Paolo Maria Matricardi, che attualmente è senior scientist
presso il Dipartimento di pneumologia e immunologia pediatrica dell'Università di medicina Charité di Berlino —. Esaminando l'incidenza di allergia nei militari, per esempio, abbiamo dimostrato che l'effetto protettivo, più che dalle infezioni respiratorie, che anzi possono innescare l'asma, viene da germi trasmessi da mani poco pulite e da cibi contaminati».
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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