La crescita esponenziale del numero delle donne in medicina generale impone la necessità di riflettere su meccanismi più adeguati ai bisogni della nuova generazione di professionisti: dalla sicurezza delle sedi alla maternità, dalla flessibilità del lavoro al retaggio culturale ancora esistente. All’evento sono intervenuti, il presidente della Fimmg, Stefano Zingoni, il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, il presidente di Metis, Malek Mediati e il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco.
Nell’occasione sono stati presentati anche i risultati di un sondaggio, realizzato su un campione di 10.200 pazienti (50% uomini e 50% donne) che nel mese di ottobre si sono recati in studi di medici di famiglia e di guardia medica dell’Abruzzo e dell’Emilia Romagna. Dall’indagine emerge che il 35% dei pazienti maschi preferisce il medico di famiglia uomo, mentre per il 51% è indifferente. Il 21% delle pazienti preferisce, invece, il medico donna mentre per il 72% è indifferente. La scelta della donna medico è dettata soprattutto dalla sua sensibilità (per il 67% degli uomini e per il 46% delle donne) dalla discrezione (per il 37% degli uomini), dalla capacità psicologica (per il 19% delle donne) e dalla disponibilità (per il 14% delle donne).
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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