Il medico deve astenersi da ogni ostinazione irragionevole nella somministrazione delle cure e dal ricorso a trattamenti inutili o sproporzionati
Arrivano le indicazioni 'operative' del ministero della Salute per effettuare il Testamento biologico: sono stati infatti pubblicati sul sito del dicastero tutti i chiarimenti, una sorta di vademecum, indirizzati ai cittadini che vogliano compilare le proprie Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat). Chiarimenti per i quali la legge sul Biotestamento, approvata lo scorso dicembre, prevedeva una scadenza entro l'1 aprile per la pubblicazione. Finora, in assenza di indicazioni dettagliate, sottolinea il segretario dell'Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo, "abbiamo fornito informazioni e modelli di Testamento biologico a 14.667 cittadini".
La legge sul Biotestamento regolamenta le scelte sul fine vita, stabilendo che in previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi ci sia la possibilità per ogni persona di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari, inclusi l'alimentazione e l'idratazione artificiali. Inoltre, nei casi di paziente con prognosi infausta a breve termine, il medico deve astenersi da ogni ostinazione irragionevole nella somministrazione delle cure e dal ricorso a trattamenti inutili o sproporzionati, e in presenza di sofferenze refrattarie ai trattamenti sanitari, il medico può ricorrere alla sedazione palliativa profonda continua in associazione con la terapia del dolore, con il consenso del paziente.
Possono fare le DAT tutte le persone maggiorenni capaci di intendere e di volere. La redazione delle DAT, afferma il ministero, può avvenire in diverse forme: atto pubblico, scrittura privata autenticata e scrittura privata consegnata personalmente presso l'ufficio dello stato civile del proprio Comune di residenza, che provvede all'annotazione in un apposito registro, ove istituito. Potranno inoltre essere consegnate personalmente presso le strutture sanitarie, nel caso in cui le Regioni che adottano modalità telematiche di gestione della cartella clinica o il fascicolo sanitario elettronico abbiano regolamentato la raccolta di copia delle DAT.
La Legge di bilancio 2018 ha inoltre stanziato 2 milioni di euro per la realizzazione di una Banca dati nazionale delle DAT, che sono rinnovabili, modificabili e revocabili in ogni momento. La Legge 219 prevede anche la possibilità di indicare nella DAT un fiduciario e stabilisce che le Dichiarazioni possono essere disattese, in tutto o in parte, dal medico in accordo con il fiduciario, qualora esse appaiano incongrue o non corrispondenti alla condizione clinica attuale del paziente o se sussistano terapie non prevedibili all'atto della sottoscrizione capaci di offrire concrete possibilità di miglioramento delle condizioni di vita. Intanto, prosegue la battaglia dell'Associazione Coscioni contro la "norma fascista del Codice penale che prevede il reato di istigazione al suicidio": l'appello lanciato con vari giuristi per chiedere al Governo di non intervenire a difesa di tale reato è stato sottoscritto ad oggi da 15mila italiani.
Il governo, conclude l'associazione, ha infatti tempo fino al 3 aprile per decidere di costituire l'Avvocatura dello Stato in difesa di tale reato nel procedimento sollevato dalla Corte d'Assise di Milano per il processo a carico di Marco Cappato, per il suicidio assistito in Svizzera di Fabiano Antonioni.
In testa alle regioni virtuose l'Abruzzo con una Dat ogni 146 abitanti seguita da Marche (153,33) e Piemonte (159,39). Maglia nera al Lazio all'ultimo posto con (346,38), seguita da Campania (336,54) e Sardegna (301,9)
'Al nostro sportello si rivolgono 60-70enni, soprattutto donne'
Firmato il decreto sulla Banca dati. Speranza, ora ciascuno di noi ha una libertà di scelta in più
Coscioni: Sono saliti a 13 i mesi di ritardo accumulati dal decreto che doveva essere emanato entro il 30 giugno 2018
Necessari per rendere effettiva l'applicazione dei nuovi Lea
Attivato il piano nazionale dopo l'allerta del Dipartimento per le politiche antidroga. Il ministero della Salute: "Informare sui rischi"
Previsto nell’Istituto dei tumori di Napoli il reclutamento di 30 nuovi ricercatori under 40. Più della metà degli studi approvati presentati da donne
Assistenza domiciliare, su step intermedi arranca il meridione
Il lavoro non solo è diventato sempre più gravoso ma gli operatori sanitari sono costretti quotidianamente ad affrontare rischi crescenti legati ad aggressioni, sia verbali che fisiche, e denunce in sede legale
Allungare i tempi non aumenta i rischi diagnosi tumore o morte
Cavaleri (Ema): "Ci aspettiamo ritiro vaccini non più usati"
Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute
Commenti