Canali Minisiti ECM

L'Intelligenza artificiale è in grado di stimare l'età dal torace

Medicina Interna Redazione DottNet | 22/08/2023 14:21

Secondo uno studio giapponese le radiografie del torace possono essere usate per stimare il modo accurato l'età cronologica

L'Intelligenza artificiale sembra in grado di stimare l'età anche dal torace. A indicarlo è l'algoritmo messo a punto nell'Università Metropolitana di Osaka, in Giappone, che in un articolo pubblicato sulla rivista The Lancet Healthy Longevity dimostrano che le radiografie del torace possono essere usate per stimare il modo accurato l'età cronologica, ossia il tempo trascorso dalla nascita, e soprattutto per identificare i primi segnali di malattie croniche come l'ipertensione. 

Una delle più potenti applicazioni degli algoritmi di IA è nella capacità di analizzare milioni e milioni di dati, cercando di identificare schemi impossibili da notare per l'occhio umano, come mettere in relazione impercettibili variazioni della voce e possibili patologie della gola. Sono schemi che possono essere trovati in molte analisi mediche, come le radiografie. Ed è analizzando ben 67.099 radiografie del torace di 36.051 individui sani sottoposti a controlli sanitari in tre strutture mediche. il sistema di IA sviluppato dai ricercatori giapponesi è stato in grado di stimare l'età cronologica dei pazienti, ossia il tempo effettivamente trascorso dalla nascita, con un coefficiente di correlazione di 0,95, praticamente con un altissimo livello di precisione.

pubblicità



Dati da cui la IA ha mostrato anche un'altissima capacità nell'individuazione precoce dello sviluppo di malattie croniche che interessano il torace in vario modo, come ipertensione, iperuricemia e broncopneumopatia cronica ostruttiva. "L'età cronologica è uno dei fattori più critici in medicina", ha affermato Yasuhito Mitsuyama, uno degli autori dello studio. "I nostri risultati - ha aggiunto - suggeriscono che l'età apparente basata sulla radiografia del torace può riflettere accuratamente le condizioni di salute oltre l'età cronologica. Il nostro obiettivo è sviluppare ulteriormente questa ricerca e applicarla per stimare la gravità delle malattie croniche, prevedere l'aspettativa di vita e prevedere possibili complicanze chirurgiche".

Commenti

I Correlati

La scoperta, che apre la strada alla ricerca di nuovi farmaci anti-obesità, è pubblicata sulla rivista Nature Metabolism dall'Università tedesca di Bonn e dall'Università della Danimarca Meridionale

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"

Crescenzi invita a ragionare sul futuro dell'umanità. Se oggi possiamo modificare il DNA la rivoluzione della biologia molecolare "ci ha dato la possibilità di attuare una speciale forma di terapia, detta genica"

Ti potrebbero interessare

La scoperta, che apre la strada alla ricerca di nuovi farmaci anti-obesità, è pubblicata sulla rivista Nature Metabolism dall'Università tedesca di Bonn e dall'Università della Danimarca Meridionale

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"

Crescenzi invita a ragionare sul futuro dell'umanità. Se oggi possiamo modificare il DNA la rivoluzione della biologia molecolare "ci ha dato la possibilità di attuare una speciale forma di terapia, detta genica"

Ultime News

I consigli degli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”