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Bivalirudina ed eparina: efficacia paragonabile a fondaparinux

Cardiologia Sara Morelli | 20/02/2012 17:51

Pubblicati i risultati dello studio SWITCH III, che riportano come  la bivalirudina, inibitore diretto della trombina è sicuro analogamente ad una dose standard di eparina non frazionata nei pazienti con sindrome coronarica acuta (SCA) trattati con fondaparinux prima dell'angiografia seguita da angioplastica (PCI).
Lo studio è stato condotto su 100 pazienti con SCA senza sopraslivellamento del tratto ST trattati  con fondaparinux e poi assegnati al trattamento con bivalirudina oppure eparina non frazionata circa 24 ore prima dell’angiografia. Per  valutare la sicurezza del passaggio da fondaparinux a ad uno dei  due anticoagulanti nei pazienti con SCA in attesa della PCI.
 

I dati hanno  sottolineato come non ci siano stati episodi di trombosi da catetere. Fondaparinux non è approvato per i pazienti con SCA negli USA, ma è utilizzato in Europa orientale e in altri Paesi nei quali la PCI viene impiegata in modo più conservativo.
Gli interventi nello studio sono stati effettuati con l'approccio trans radiale, quelli transfemorali seguono un  dispositivo di chiusura dell'accesso vascolare, per cui la qualità delle procedure impiegate potrebbe aver ridotto l’incidenza delle complicanze rispetto alla pratica clinica abituale.
 

Fonte: Abstract. Cardiovascular Research Technologies

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