La malattia asintomatica da reflusso gastroesofageo (GER) è prevalente nei bambini affetti da sindromi asmatiche. È stato dimostrato che tale patologia, se non trattata, rappresenta una delle maggiori cause dell’insufficiente controllo dell'asma in età pediatrica, nonostante il trattamento con corticosteroidi per via inalatoria. Attualmente, sono in corso molti studi volti a valutare il ruolo degli inibitori di pompa protonica nel trattamento e nel controllo dell’asma. A tal proposito sulla rivista JAMA è stato pubblicato uno studio randomizzato e controllato con placebo eseguito al fine di determinare se il lansoprazolo sia o meno efficace nel ridurre i sintomi dell'asma nei bambini, senza evidente sintomatologia di reflusso gastroesofageo.
I risultati sono stati successivamente confrontati con quelli ricavati da un trial parallelo in cui i bambini sono stati sottoposti a trattamento delle sindromi asmatiche con corticosteroidi per via inalatoria. L’analisi ha previsto il reclutamento di 306 partecipanti seguiti per 24 settimane, un sottogruppo dei quali è stato sottoposto ad analisi del pH esofageo prima della randomizzazione. I partecipanti sono stati randomizzati ad assumere 15 mg / die di lansoprazolo, se di peso inferiore a 30 kg, 30 mg / die se di peso pari a 30 kg o più (n = 149), o placebo (n = 157). Come out come primario è stata considerata la variazione del controllo dell’asma, mentre gli outcomes secondari hanno incluso la valutazione della funzionalità polmonare e l’insorgenza delle sindromi asmatiche in relazione alla qualità della vita. Tra i due gruppi di pazienti, è stata evidenziata una differenza media relativa alla variazione del controllo dell’asma pari a due unità, mentre non sono state riscontrate differenze statisticamente significative riguardanti le misure di outcome secondario. L'età media dei pazienti reclutati per lo studio è stata di 11 anni (SD, 3 anni). La differenza media nella variazione (lansoprazolo meno placebo) del punteggio ACQ è stata di 0,2 unità (95% CI, 0.0-0.3 unità). Non ci sono state differenze statisticamente significative nella variazione del volume espiratorio forzato nel primo secondo (0,0 L, 95% CI, -0,1 a 0,1 L), nella qualità della vita influenzata dall’asma (-0,1; 95 % CI, -0,3 a 0,1), o nel tasso di episodi di scarso controllo dell'asma (rischio relativo 1,2, 95% CI, 0,9-1,5).
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