Diminuire gli effetti collaterali, i possibili rischi, e migliorare il controllo del sanguinamento: sono questi gli obiettivi cui in questi anni le aziende farmaceutiche hanno lavorato per realizzare pillole contraccettive sempre piu' 'dolci' e a misura di donna. L'ultima, arrivata sul mercato dopo il parere positivo dell'Agenzia europea del farmaco, e' monofasica, provoca un flusso piu' breve e leggero, e combina 2 ormoni steroidei, il 17 beta-estradiolo, estrogeno identico a quello prodotto naturalmente dalle ovaie durante il ciclo, e il nomegestrolo acetato, un progestinico. A presentarla oggi a Milano e' stata l'azienda farmaceutica Teva.
Come le altre pillole contraccettive, questo farmaco agisce bloccando l'ovulazione, alterando il muco cervicale e assottigliando l'endometrio (il rivestimento interno dell'utero), ma grazie alla presenza dell'estradiolo, identico a quello prodotto naturalmente dalla donna, dovrebbe essere meglio tollerata. L'altro ormone utilizzato, il nomegestrolo, e' gia' da tempo impiegato per i disturbi del ciclo nella donna fertile. ''Nel corso degli anni il principale obiettivo dell'evoluzione farmacologica della pillola contraccettiva e' stato - spiega Chiara Benedetto, docente di Ginecologia all'Universita' di Torino - quello di diminuire gli effetti collaterali e i possibili rischi, e anche di migliorare il controllo del sanguinamento uterino e la compliance.
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