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Stress rende superstiziosi e paranoici

Psichiatria Redazione DottNet | 28/10/2008 14:00

Lontani dai gatti neri, cornetti di corallo rosso nella borsa, mai passare sotto le scale e guai a scendere dal letto col piede sinistro. La superstizione va di pari passo con lo stress. Per cui se abbiamo perso il controllo della nostra vita - per un amore fallito, una delusione sul lavoro o un problema di salute, ad esempio – non deve sorprenderci un improvviso e inspiegabile, almeno all’apparenza, aumento di scongiuri, amuleti e riti anti-sfiga nelle nostre giornate incerte. La prova scientifica, che mostra come la perdita di controllo dia spazio a paranoie e superstizione, arriva da uno studio statunitense guidato da Adam Galinsky, della Northwestern University di Evaston, nell’Illinois, e da Jennifer Whitson, dell’ateneo de3l texas, ad Austin.

“Per le persone è fondamentale avere in mano le redini della propria vita” – spiega Galinski dalle pagine di Science, la rivista dove è stata pubblicata la ricerca – e quando il controllo viene meno, ciascuno cerca di ripristinare la situazione attraverso una sorta di ginnastica mentale”. E la superstizione, naturalmente, può fare al caso di chi si sente allo sbando. Ma anche le paranoie consentono paradossalmente di spiegare e dare un senso a ciò che ci è sfuggito di mano. I ricercatori statunitensi hanno condotto sei esperimenti diversi per provare la loro teoria. In uno di essi, i volontari sono stati invitati a guardare immagini sfumate o dai contorni poco definiti. Il 95% di un gruppo ha identificato senza alcun problema gli oggetti ritratti.

Mentre nell’altro campione, composto da persone che si sentivano “provate” dalla situazione, il 43% ha visto immagini che non avevano nulla a che fare con quelle ritratte nelle istantanee. Al posto loro, non a caso, avevano immaginato facce, grafici che configuravano tendenze di mercati finanziari, e altre figure spia di vere e proprie cospirazioni contro di loro. “La sensazione di insicurezza – sottolinea Whitson – crea di sovente un bisogno viscerale d’ordine, anche di un ordine soltanto immaginario”. Veto sul viola, toccatine al ferro e sale nelle tasche, quindi, possono dare il loro insolito contributo alla causa.

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