Il principale sintomo e' una fastidiosa sensazione di bruciore nella parte medio-inferiore dello sterno al momento della deglutizione del cibo o subito dopo i pasti. E' il reflusso gastroesofageo, un disturbo causato dal contenuto dello stomaco che refluisce nell'esofago e che in Italia colpisce oggi fino al 20-25% della popolazione, favorito da cattive abitudini alimentari e stili di vita non salutari. Lo conferma una ricerca dell'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano svolta su un campione di 7000 soggetti di eta' superiore a 25 anni.
Per effettuarla, gli esperti hanno individuato alimenti e bevande considerati aggressivi (cioccolato, carni grasse, caffe', bibite gassate e te') e cibi protettivi, come la frutta ad esclusione degli agrumi (considerati aggressivi), verdura e legumi, olio extravergine d'oliva e pane integrale. I dati hanno evidenziato che gli uomini introducono un numero di porzioni settimanali di cibi aggressivi maggiore delle donne. Mediamente le porzioni settimanali aggressive sono 33,6 (31,5 per le femmine e 37 per i maschi), mentre e' emerso che la quantita' di porzioni protettive introdotte rimane basso, mediamente 23,3, (24,2 per le femmine e 21,9 per i maschi).
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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