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Gb, test unico per riconoscere i difetti dell'embrione

Ginecologia Redazione DottNet | 24/10/2008 16:38

Si chiama Karyomapping, ed è una tecnica messa a punto da ricercatori britannici che consente alle coppie affette da malattie ereditarie che ricorrono alla fecondazione assistita di avere un test unico che in tempi brevi rileva se l'embrione presenta difetti genetici ereditari che porteranno allo sviluppo della stessa malattia.

 Attualmente, solo una minuscola parte delle 15.000 malattie genetiche possono essere rilevate in un test dell'embrione: si può oltretutto testare un solo difetto per volta, e i risultati spesso arrivano dopo settimane. La tecnica messa a punto dal professor Alan Handyside, che con la sua equipe del Bridge Centre di Londra la sta ancora sperimentando, potrebbe entrare in commercio il prossimo anno, se ci sarà il via libera delle autorità competenti. Il costo si aggirerà attorno alle 1.500 sterline.

L'analisi avviene creando degli embrioni con la fecondazione in vitro. Quando hanno due giorni di età, si preleva una singola cellula da ogni embrione, e questa viene testata con il karyomapping, che analizza la composizione cromosomica e permette di compararla, ad esempio, con quella del dna di un genitore che ha una certa malattia. Se si osserverà la stessa anomalia, si potrà prevedere che quell'embrione sviluppi malattie genetiche come il morbo di Huntington, la fibrosi cistica, la distrofia muscolare.

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Ma in teoria potrebbe anche individuare difetti che nella persona che nascerà aumenterebbero le possibilità di malattie come diabete, Alzheimer o cancro. La tecnica pone problemi etici - l'annoso dibattito sui 'bambini su misura', in quanto i genitori potrebbero anche conoscere ad esempio il colore degli occhi dei loro figli, e decidere se piace loro o meno - e di privacy, visto che occorre tutelare le informazioni genetiche degli individui. D'altro canto, il test definito dalla stampa GB 'revisione genetica' (come per un'auto), può aumentare le speranze delle coppie che hanno problemi di fertilità, che possono decidere di impiantare embrioni che hanno le migliori possibilità di svilupparsi in modo normale. Handyside ha detto che sta per fare richiesta di licenza alla Human Fertilisation and Embryology Authority: ''Stiamo ultimando le verifiche - ha detto al Times - Ma sarà una vera rivoluzione se funzionerà. Rende lo screening genetico degli embrioni molto più rapido''.

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