Un diabetico su cinque può guarire e tornare a mangiare come prima. Basta un po´ di attività fisica un´ora al giorno per cinque giorni a settimana. Lo annuncia Pierpaolo De Feo, professore di endocrinologia dell´università di Perugia, che ha illustrato la sua ricetta, frutto di una ricerca su 268 pazienti con diabete di tipo «adulto», al congresso internazionale sui fattori di rischio cardiovascolare in corso a Venezia, organizzato dalla Fondazione Giovanni Lorenzini.
Per innescare la reazione dell´organismo va bene camminare, pedalare o nuotare, senza eccedere nello sforzo. «A due anni dall´inizio dell´attività fisica - spiega De Feo - colesterolo, glicemia, pressione e tutti gli altri parametri metabolici tipici del diabete, e che sono anche i maggiori fattori di rischio per infarto ed ictus, tornano normali nel 100% dei soggetti obesi o in sovrappeso destinati al diabete, nel 60% dei soggetti con pre-diabete e nel 20% di quelli con diabete che hanno potuto interrompere qualunque terapia farmacologica. Un altro 25% di diabetici butta via le siringhe di insulina e torna alle pillole, mentre nel restante 55% per cento si è ridotta sensibilmente la somministrazione dei farmaci. Per tutti poi è la fine della dieta ristretta. L´attività fisica richiede più calorie e quindi a tavola si deve mangiare, ovviamente senza esagerare, e rispettando i criteri dell´alimentazione sana con pochi grassi e zuccheri semplici e molte verdure».
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
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In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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