Non e' piu' necessario fare il pap test ogni anno contro i tumori del collo dell'utero. Grazie al test virale dell'hpv (papilloma virus umano), lo screening per questo tumore puo' essere piu' dilazionato nel tempo, fino a 3 anni. Lo ha ricordato oggi Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto europeo oncologico (Ieo), insieme ad altri esperti in occasione dello Ieo Day, dedicato ai tumori femminili. ''Nella prevenzione del tumore del collo dell'utero - spiega Mario Sideri, direttore dell'unita' di ginecologia preventiva dello Ieo - e' crollato il dogma del pap test annuale. Anche gli Stati Uniti, lo scorso marzo, lo hanno detto nelle loro ultime linee guida.
L'efficacia dell'esame non e' legata all'esecuzione ogni 12 mesi e l'intervallo puo' essere esteso. Lo Ieo indica, come linea, il pap-test ogni tre anni, associato al test virale dell'hpv. Si possono quindi fare meno esami, perche' quelli di cui disponiamo sono piu' efficaci''. Il test virale tuttavia e' ancora poco diffuso tra i ginecologi. Attualmente l'Abruzzo e' passato a questa modalita' per lo screening, mentre alcune aree di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana e Lazio ne stanno studiando l'impatto rispetto al pap test. Altro punto evidenziato sono stati i progressi nella lotta al cancro delle ovaie. ''Purtroppo questo rimane il killer silente della donna - rileva Nicoletta Colombo, direttore dell'unita' di ginecologia oncologica - perche' in quasi il 70% dei casi la diagnosi arriva quando il tumore e' in fase metastatica.
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