In un campione clinico di 116 bambini e adolescenti è stato studiato il rapporto tra un disturbo d'ansia e le conseguenti modifiche dei livelli di cortisolo. Lo studio è stato condotto in Olanda e recentemente pubblicato su rivista internazionale. I ricercatori hanno seguito le valutazioni al basale, dopo tre mesi, e dopo un anno di follow-up.
Quando sono stati confrontati i livelli di cortisolo in condizioni basali e nel periodo successivo di valutazione, la persistenza del disturbo d'ansia si è vista associata sia con l'aumento della produzione di cortisolo durante il giorno (F = 3.2, p = 0,04) che correlato ad una tendenza verso un aumento del cortisolo al mattino (F = 2.4 , p = 0,09). La persistenza del disturbo d'ansia può a sua volta determinare una variazione nel funzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrenalico. I risultati dello studio hanno evidenziato l’importanza di intraprendere anche nei soggetti pediatrici un adeguato trattamento dei disturbi d'ansia per evitare l’insorgere di successive complicazioni.
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