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Politerapia con antipsicotici, antidepressivi o bendodiazepine e possibile relazione con mortalità nella patologia schizofrenica

Neurologia Medical Information Dottnet | 13/06/2012 11:43

Il trattamento della schizofrenia con il solo utilizzo di benzodiazepine prolungato nel tempo, provoca un aumento del rischio di decesso che è invece limitato se si prevede terapia con un antidepressivo o con diversi antipsicotici. I risultati sono stati ottenuti analizzando i dati sulla mortalità e quelli sulla prescrizione di farmaci in 2.588 pazienti adulti ricoverati per la prima volta con una diagnosi di schizofrenia durante un periodo di 8 anni (tra il 2000 e il 2007).
 

I risultati ottenuti hanno mostrato che è preferibile una politerapia: l'utilizzo corrente di due o più antipsicotici non è risultato associato a un aumento della mortalità rispetto alla monoterapia con questi agenti, il non utilizzo di antipsicotico pare invece associarsi a un raddoppio del rischio di mortalità, mentre l’assunzione di due o più antipsicotici si associa a una riduzione del rischio del 61% rispetto al non utilizzo di alcun antipsicotico. Risultati positivi si sono osservati in seguito all’utilizzo di antidepressivi, mentre lo studio apparso su Archives of General Psychiatry sconsiglia e disincentiva l’utilizzo cronico di benzodiazepine, farmaci ai quali si è attribuito una quadruplicazione del rischio di suicidi.

La politerapia con benzodiazepine peggiora la situazione clinica, differentemente dall’utilizzo concomitante di antipsicotici o antidepressivi i cui effetti invece, si migliorano vicendevolmente.
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Bibliografia: J. Tiihonen, et al. Polypharmacy With Antipsychotics, Antidepressants, or Benzodiazepines and Mortality in Schizophrenia. Arch Gen Psychiatry. 2012;69(5):476-483. doi:10.1001/archgenpsychiatry.2011.1532

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