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Diabete, per Tomassini no al federalismo delle cure. Aumentano gli ammalati in Italia

Diabetologia Redazione DottNet | 20/06/2012 23:05

''Non e' piu' ammissibile nascondersi dietro autarchie o dietro federalismi sbagliati, egoistici'' ma occorre scegliere ''insieme con le Regioni'' e agire per una rete di assistenza diabetologica che sia ''uguale per tutti i cittadini nel modo migliore a livello nazionale''. Lo ha detto il senatore Antonio Tomassini, presidente della commissione Igiene e Sanita' del Senato, a margine del primo simposio nazionale sulla sostenibilita' del buon compenso del diabete in corso a Roma. Per contrastare l'epidemia di diabete, ha affermato, ''e' fondamentale garantire responsabilmente a livello istituzionale la capacita' di 'governare' l'evoluzione del sistema nei prossimi anni per evitare una frammentazione in approcci e soluzioni diversi e fai da te, guidati dal solo risparmi economico''.

In particolare per il senatore bisogna ''modificare i rischi e abbassare le morti evitabili'', ad esempio migliorando gli stili di vita della popolazione e con un utilizzo ''piu' appropriato delle risorse''. Tomassini ha ricordato che in Senato nella Commissione da lui presieduta e' in corso ''un'indagine conoscitiva molto importante che servirà al momento del Patto della salute a trovare le risorse necessarie''. Della legge 115/87 ha evidenziato i punti di luce, come ''le leggi regionali di Veneto e Lombardia, il manifesto dei diritti dei pazienti diabetici e l'osservatorio permanente''.

Al simposio e' intervenuta anche la senatrice Emanuela Baio, Comitato nazionale dei diritti delle persone con diabete: ''La vera sfida - ha detto - per un moderno servizio sanitario e' coniugare la sostenibilità economica con la garanzia omogenea dei diritti della persona con diabete su tutto il territorio nazionale. Per conseguire questo obiettivo, accanto alla presa in carico del paziente, e' necessario promuovere la prevenzione e corretti stili di vita''.

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''Il tasso di diabetici in Italia sta aumentando al pari del resto del mondo e i 4 milioni di malati attuali diventeranno circa 7-8 milioni nei prossimi 15-25 anni''. Per questo, secondo Stefano Del Prato, presidente della Società Italiana Diabetologia (Sid), intervenendo al primo simposio nazionale sulla sostenibilità del buon compenso del diabete a Roma, sottolinea l'urgenza di razionalizzare le risorse disponibili. ''Insieme all'Associazione medici diabetologi - spiega Del Prato - abbiamo fatto diverse proposte di razionalizzazione delle risorse con l'obiettivo di creare un circuito virtuoso che si basi su un'efficacie prevenzione''. Importante, ha aggiunto, anche ''diversificare l'azione della rete di assistenza'', in modo da razionalizzare le risorse e ''continuare a garantire il diritto delle persone con diabete''.

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