Per la prima volta al mondo sono state trapiantate in un uomo colpito da Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) cellule staminali del cervello prelevate da un feto morto per cause naturali. E' solo il primo passo di una strada ancora molto lunga, ma che potrebbe portare ad una vera ''reazione a catena'' nelle sperimentazioni in questo campo. Potrebbe cioe' essere sufficiente un piccola quantita' di tessuto nervoso per poter trattare fino a cento pazienti e per affrontare, oltre alla Sla, altre malattie neurologiche degenerative.
L'intervento e' stato eseguito in Italia, dal gruppo coordinato da Angelo Vescovi, direttore dell'Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Pio, a San Giovanni Rotondo (Foggia) e, per la parte neurologica, da Letizia Mazzini, responsabile del Centro Sla dell'ospedale Maggiore della Carita', a Novara. L'intervento, avvenuto lunedi' ma reso noto solo oggi durante una conferenza, e' stato eseguito dal gruppo di Neurochirurgia diretto da Sandro Carletti, coadiuvato da Cesare Giorgi e Nicholas Boulis, della statunitense Emory University di Atlanta. La sperimentazione e' finanziata dall'Associazione Neurothon e dalla Fondazione Cellule Staminali. Il paziente, un uomo di 31 anni che proviene dalla Lombardia ''sta bene.
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