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Lo studio APPROVe conferma gli effetti negativi del rofecoxib sull'apparato cardiovascolare

Cardiologia Redazione DottNet | 29/10/2008 16:59

La popolazione mondiale sta invecchiando. Con l'età avanzata aumentano le patologie che richiedono un trattamento antidolorifico antiinfiammatorio. Tali farmaci sono spesso gastrolesivi e sono associati a fenomeni emorragici. Gli inibitori della cicloossigenasi hanno rappresentato una potenziale soluzione al problema essendo potenti antiinfiammatori senza effetti sulla mucosa gastrica. Lo studio APPROVe , pubblicato su The Lancet è uno studio che si è occupato della prevenzione dei polipi adenomatosi del colon con il trattamento antiinfiammatorio con il Vioxx (rofecoxib). Lo studio ha incluso oltre 2500 pazienti in trattamento con VIOXX e gli eventi avversi cardiovascolari sono stati seguiti per protocollo.

Al follow up, esteso anche oltre un anno dopo il trattamento, sono stati registrati tutti i casi di infarto, stroke e morte per cause ischemiche ed emorragiche. E' risultato che i pazienti in trattamento con VIOXX hanno un tasso di eventi cardiovascolari superiore a quelli trattati con placebo significativo ( rischio relativo 1,79 p=0,006). Il danno cardiaco si mantiene più elevato da 1 a 3 anni dopo il trattamento suggerendo un meccanismo tossico diretto sull'apparato cardiovascolare. Il farmaco studiato è stato già rimosso dal mercato dalla ditta che lo produceva ( la Merk) ma il lavoro è comunque importante perchè suggerisce che il trattamento con tutti i farmaci bloccanti la Ciclossigenasi 2 (COX 2) possono avere degli effetti cardiotossici.

Conferme in questo senso sono attese dallo studio PRECISION che chiarirà se questo effetto negativo cardiovascolare sia un effetto di classe per tutti gli inibitori della COX 2. In attesa di questo studio si sconsiglia la prescrizione di questi farmaci a pazienti con note cardiopatie.

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