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Trombosi tardiva nei pazienti trattati con stent medicati: Il clopidogrel può aiutare?

Cardiologia Redazione DottNet | 29/10/2008 17:00

Ecco un altro interessante lavoro per tutti coloro che curano tutti i giorni pazienti che hanno subito impianto di stent coronarici medicati e non. Come ormai tutti sanno gli stent medicati sono in grado di ridurre la proliferazione neointimale all'interno della protesi e con questo meccanismo si riduce la necessità di nuovi interventi di rivascolarizzazione. Gli stent medicati sono uno dei device medicali meglio studiati della storia della medicina. Ogni ditta che ha messo in commercio stent medicati ha effettuato lunghi ed accurati studi prima sull'animale e poi sull'uomo che hanno permesso di conoscere meglio il loro funzionamento. Inoltre centri ad alto volume hanno promosso registri su larga scala che hanno incluso migliaia di pazienti trattati anche al di fuori dei rigidi studi clinici randomizzati.

Il sospetto che il trattamento con questi sistemi potesse aumentare le trombosi di stent ha progressivamente allungato il tempo di trattamento con duplice antiaggregante clopidogrel ed Aspirina ( da 3 mesi a 6 e poi 12 mesi). Data l'efficacia del trattamento con clopidogrel nei primi 12 mesi siamo spinti a prolungare il trattamento oltre 1 anno per continuare la protezione, ma serve? Sempre nuove evidenze si accumulano sull'argomento come nel caso del lavoro Coreano pubblicato su JACC. Gli autori provenienti da un centro di eccellenza per tutta l'Asia, hanno incluso nella loro analisi circa 7000 pazienti trattati con impianto di stent ( 4000 circa con stent nudo BMS e 3000 con stent medicato DES) ed hanno effettuato un follow up prolungato oltre 2 anni. Inoltre 2850 pazienti sopravvissuti oltre 1 anno dal trattamento con impianto di DES sono stati ulteriormente seguiti al follow up per evidenziare il rapporto tra trombosi tardiva di stent e trattamento con clopidogrel.


Si è evidenziato che gli stent medicati sono associati ad una riduzione della morte e dell'infarto miocardico acuto significativa e questo farebbe già notizia a sè. Il numero delle trombosi di stent entro il primo anno sono simili tra i due gruppi, mentre esiste un numero significativamente elevato di trombosi tardive di stent nel gruppo di pazienti trattati con DES. Il trattamento attivo con clopidogrel oltre 1 anno non riuduce il fenomeno delle very late trombosis. Lo studio è interessante perchè fornisce informazioni su un campo in cui ancora non abbiamo risposte certe e si “naviga a vista”. In attesa di avere risposte più chiare rimane l'indicazione di trattare i pazienti con DES per almeno 12 mesi con clopidogrel ed aspirina.

 Abstract


 

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