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Salute: girovita pesa sul cuore, al via screening sindrome metabolica

Cardiologia Redazione DottNet | 28/10/2008 16:55

Dislipidemia, ovvero aumento dei trigliceridi e riduzione del colesterolo 'buono' Hdl, ipertensione arteriosa, iperglicemia e obesità. Questi i fattori di rischio che 'convivono' tutti nella cosidetta sindrome metabolica, condizione patologica che colpisce dai 6 agli 8 milioni di adulti in Italia, per i quali aumenta di 2-3 volte il rischio di malattie cardiovascolari e di almeno 5 volte quello di diabete di tipo 2. Una sindrome che ha come fra i primi campanelli di allarme proprio 'l'allargamento' del girovita. Per monitorare la patologia fra gli italiani, è partito il progetto battezzato 'Waist' che, attraverso un ambulatorio itinerante, in un tour di 12 tappe nelle principali città della Penisola, offrirà visite mediche gratuite ai cittadini.
 

Il progetto, promosso da Solvay Pharma Spa, con il patrocinio della Società italiana di endocrinologia (Sie), e in collaborazione con EuroMedix, partirà il 27 ottobre facendo tappa a Pisa, e coinvolgerà specialisti diabetologi ed endocrinologi per una durata di
18 giorni. La sindrome metabolica è una condizione in netta espansione tra la popolazione europea, ma anche nel nostro Paese. "In media, senza considerare l'età, un italiano su cinque soffre di questa condizione clinica", afferma Alberto Zambon, Responsabile del centro per lo studio e la prevenzione dell'arteriosclerosi presso l'Università degli studi di Padova. "Esistono dei criteri che possono rappresentare un campanello d'allarme - sottolinea soprattutto il sovrappeso e l'aumento di grasso a livello dell'addome.

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Per questo è sufficiente effettuare una banale misurazione del girovita". "In particolare - spiega - i valori del girovita da non superare sono 88 cm per le donne e 102 cm per gli uomini. A questo si aggiunge anche lapresenza di dislipidemia, ossia livelli alterati di grassi nel sangue (in particolare trigliceridi maggiori o uguali a 150 mg/dl e colesterolo Hdl minore di 40 mg/dl negli uomini e 50 mg/dl nelle donne), alti livelli di pressione arteriosa (sistolica maggiore o uguale a 130 mmHg e diastolica maggiore o uguale a 85 mmHg) e, infine,glicemia a digiuno maggiore o uguale a 100 mg/dl. E' sufficiente avere tre di questi parametri per poter parlare di sindrome metabolica".
 

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