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Staminali: da grasso per riparare cuore, studio su uomo entro 2009

Cardiologia Redazione DottNet | 28/10/2008 16:57

Non tutte le staminali sono 'buone' per permettere al cuore di ripararsi da solo dopo un infarto. Le migliori sembrano alcune 'cellule bambine' presenti nel grasso umano: potrebbero essere utilizzate in uno studio sull'uomo già entro la fine del 2009. "Abbiamo visto che il semplice trapianto di staminali nel miocardio infartuato non basta: ci sono tipi di staminali più adatti ad aiutare il cuore a ripararsi da solo. Non si tratta delle cellule ematopoietiche utilizzate nei primi studi, ma piuttosto di quelle mesenchimali.

 

In particolare, abbiamo visto che nel grasso umano c'è una preziosa fonte di ottime cellule staminali mesenchimali, prelevabili con una semplice lipoaspirazione". Lo spiega Carlo Ventura, dell'Università di Bologna, a margine del Convegno del Consorzio Interuniversitario Inbb (Istituto nazionale di biostrutture e biosistemi), in corso a Roma.
"Serve un quantitativo di grasso limitato - aggiunge lo studioso - dunque il prelievo può essere fatto anche nei supermagri. Abbiamo visto da studi in vitro e sugli animali che queste staminali sono molto promettenti per aiutare il cuore a rigenerarsi, soprattutto se abbinate a una sorta di cocktail chimico capace di 'convincerle' a differenziarsi nel modo giusto.

Per questo abbiamo costituito una cell factory per coltivare cellule mesenchimali dal grasso e dal liquido amniotico, e stiamo sviluppando molecole che permettano alle 'cellule bambine' di differenziarsi, proprio dove serve". Dopo i risultati positivi su ratti e maiali, "pensiamo entro la fine dell'anno prossimo di passare all'uomo", dice Ventura. Con prospettive molto interessanti: anche perché si è visto che le cellule staminali agiscono "come una sorta di mini-laboratorio di biologia molecolare, capace di capire che cosa non funziona e 'spingere' il tessuto ad autorigenerarsi. Questo - conclude - è il futuro".

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